martedì 31 gennaio 2012
Proteste, scontri e repressione in Syria
Da ormai un anno in Syria vanno avanti le proteste della popolazione civile per spingere il governo guidato da Bashar al-Asad ad attuare le riforme necessarie a dare un'impronta democratica allo stato.
Le manifestazioni erano iniziate in concomitanza con quelle di tanti altre nazioni del Nord Africa e del medio Oriente (Egitto, Tunisia, Libia, Marocco, Algeria, Iran, Iraq, Giordania, Libano...) e come molte di queste rivolte non ha avuto alcun esito, se non migliaia di morti civili.
Le uniche che hanno portato (fino ad ora) alla effettiva deposizione dei capi di stato sono state quelle in Egitto, Libia e Tunisia, grazie soprattutto al finanziamento estero ai manifestanti e all'intervento militare da parte della comunità internazionale.
I politici europei non si sono pronunciati in merito alla guerra civile che si sta combattendo in Syria da oltre un anno, nonostante il bilancio delle vittime abbia raggiunto numeri drammatici.
Basandomi sulle notizie che ho appreso da diversi quotidiani e sulle mappe che già sono presenti online, ho realizzato la mappa evidenziano il luoghi degli scontri in questa nazione in fiamme, tra rivolte e repressione.
Visualizza Syria in una mappa di dimensioni maggiori
Potete vederla anche su Google Earth cliccando QUI.
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