Agli ingenti danni causati prima dal terremoto e poi dallo tsunami che ha devastato il Giappone, si aggiunge ora il pericolo nucleare.
In Giappone sono 54 i reattori attivi che forniscono quasi il 30 per cento del fabbisogno di energia elettrica del paese.
In seguito al grave terremoto sono state chiuse le quattro centrali più vicine all'epicentro. Dopo l'esplosione di Sabato che ha interessato l'impianto nucleare di Fukushima Daiichi il rishio è quello della fusione.
Le autorità hanno ordinato l'evacuazione per circa 170.000 persone in un raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima 1, quella interessata dall'esplosione, e circa 30.000 persone entro i 10 chilometri da Fukushima 2.
In questo file realizzato da Google Crisis Response potete trovare immagini ad alta risoluzione fornite da GeoEye di come si presentano adesso le aree più colpite dal disastro, inoltre sono evidenziati i siti nucleari presenti nell'arcipelago nipponico, e le aree attualmente evacuate.
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